Alpe Lusia - San Pellegrino

SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA

Natura Cultura TRA LE IMPONENTI VETTE DELL'ALPE LUSIA/SAN PELLEGRINO
TRA LE IMPONENTI VETTE DELL'ALPE LUSIA/SAN PELLEGRINO

Numerosi sentieri narrano la Grande Guerra e le pagine di storia che si sono scritte al cospetto delle Dolomiti. Percorsi che conservano le tracce di trincee, gallerie e altre testimonianze di una delle fasi più drammatiche del Novecento, immersi in luoghi di grande valore naturalistico. L'area è anche ricca di fauna, con avvistamenti frequenti di marmotte, camosci e stambecchi.

CIMA BOCCHE

Durante la Prima Guerra Mondiale, Cima Bocche era un importante punto di difesa austriaco nella Valle di San Pellegrino, e ancora oggi si possono ammirare i resti ben conservati del campo di battaglia, tra grotte, trincee e baracche. Per raggiungere la cima, si segue il sentiero segnavia n. 628 dal Passo, procedendo verso ovest sotto le coste del Col Margherita e di Cima Juribrutto. Dopo aver raggiunto la Forcella di Juribrutto a quota 2267, si prende a sinistra e si sale lungo la sassaia che taglia il fianco orientale del vallone roccioso. Dopo circa 40 minuti, si arriva alla lunga cresta sud-est di Bocche, a quota 2550 m accanto a un alto ometto di pietra, da cui si continua la salita verso nord lungo il sentiero n. 626 fino a raggiungere la cima di Cima Bocche a 2745 m. Per il ritorno, si segue lo stesso itinerario.
Impianto: funivia Col Margherita oppure cabinovia Ronchi– Le Cune
 

LE TRINCEE DI COLVERE

Facile passeggiata di interesse storico sulle tracce della Grande Guerra. Da Valbona (1820 m) ci si dirige verso Malga Pozza, percorrendo un breve tratto pianeggiante. Non appena la strada sterrata inizia a salire, si prende il Sentiero Natura (sentiero n. 625) che scende a sinistra. Si raggiunge il Rifugio Larezila (1761 m) e si prosegue a destra per una breve salita fino ad un bivio. Si continua tenendo la sinistra sulla strada che con comodi tornanti conduce a Colvere (1880 m). Qui, sulla sinistra, prima di raggiungere la baita, sono ben visibili le postazioni delle cannoniere austriache posizionate in strutture di cemento armato. Una stradina trincerata attraversa il colle e conduce all’osservatorio: una serie di gallerie munite di finestre e feritoie che servivano a tenere sotto controllo il passo San Pellegrino dove iniziava il fronte italiano. Si consiglia l’uso di una torcia elettrica per attraversare le gallerie.
Impianto: cabinovia Ronchi – Valbona 
 

ALTA VIA MARIOTTA - CIMA JURIBRUTTO

Cima Bocche, un punto chiave della difesa austriaca durante la Prima Guerra Mondiale, conserva ancora i resti del campo di battaglia. Si raggiunge seguendo il sentiero n. 628 dal Passo, passando per la Forcella di Juribrutto e salendo lungo la cresta sud-est fino alla cima a 2745 m. Il percorso offre panorami suggestivi e permette di immergersi nella storia di questi luoghi.
Impianto: funivia Col Margherita 
 

ALTA VIA BRUNO FEDERSPIEL - FERRATA MONZONI

Il sentiero attrezzato del Passo San Pellegrino offre panorami magnifici e tocca siti storici della Prima Guerra Mondiale. L'escursione è impegnativa, partendo dal Passo San Pellegrino si raggiunge un'altitudine di 2300-2500 m. Si segue il sentiero n. 616 che porta al rifugio Passo delle Selle, tracciato durante la guerra. Da lì, si prosegue su un tratto attrezzato fino alla forcella Ricoletta. Si può scegliere di scendere verso Fango o continuare fino a Cima Malinverno e Forcella della Costella per poi scendere a Ronchi e proseguire verso Moena lungo il sentiero n. 624. È consigliato l'uso del cordino di sicurezza.
Impianto: seggiovia Costabella
 

ALTA VIA BEPI ZAC

Il percorso storico segue i vecchi sentieri austriaci della Prima Guerra Mondiale. Attraverso gallerie, scale di legno e postazioni militari, si può esplorare un vero e proprio museo storico a cielo aperto. La vista panoramica a 360° permette di ammirare i gruppi dolomitici della Val di Fassa, come il Latemar, il Catinaccio, il Sasso Piatto, il Sella, la Marmolada e i Monzoni. Il percorso inizia dal Passo di San Pellegrino e si sale in quota con la seggiovia Costabella. Dalla stazione a monte della seggiovia, si cammina verso il Rifugio Passo Selle e si prosegue lungo il sentiero n. 637, che porta alla cima del Piccolo Lastei. Attraverso rovine di guerra, caverne e punti attrezzati, si raggiunge il Gran Lastei e la Cima della Campagnaccia. Dopo una discesa e passaggi su placche esposte, si arriva all'osservatorio italiano del Sass De Costabella. Per il ritorno, si scende alla forcella Ciadin e si rientra alla stazione a monte della seggiovia Costabella utilizzando il sentiero n. 637. La maggior parte del percorso è un normale sentiero d'alta quota, con il cavo metallico che garantisce sicurezza nei tratti più esposti o delicati.
Impianto: seggiovia Costabella  
 

Vedi anche

Estate

Comprensorio